Smagliature in gravidanza: come prevenirle

Le smagliature sono l’inestetismo cutaneo più odiato dalle donne, dato che la popolazione femminile passa buona parte della propria vita nel tentativo di eliminarle.

Le smagliature sono alterazioni lineari e ben delimitate dello strato dermico della cute. Si formano prevalentemente in zone come interno cosce, esterno glutei, fianchi, seno e ventre, e questo perché è qui che l’elasticità viene a mancare maggiormente in presenza di cambiamenti importanti della forma fisica. In tal caso, parliamo di perdita o aumento di peso e gravidanza.

Smagliature in gravidanza: come si formano

Le dimensioni delle smagliature restano costanti nel tempo, ma ciò che tende a mutare è il loro colore: nascono rosse per poi restare bianche a vita. I contorni, infine, possono assumere forme frastagliate e irregolari.

Questi inestetismi cutanei si fanno strada soprattutto in gravidanza, sulla zona del ventre. Il motivo è presto detto: la pelle della pancia subisce una forte alterazione per via della crescita del bambino ed è per questo che tende a sgranarsi. Generalmente il disturbo compare tra il quinto e il sesto mese, quando il pancione comincia ad essere più visibile.

Come trattare le smagliature in gravidanza?

Esistono numerose tecniche atte a trattare il fenomeno delle smagliature, alcune delle quali poco indicate in gravidanza, come il laser e la dermoabrasione.

Con l’aiuto del dermatologo, comunque, è possibile trovare insieme soluzioni efficaci per limitare la comparsa dell’inestetismo. Ecco cosa fare:

• Adottare un’alimentazione sana evitando di metter su più peso del dovuto con la gestazione;

• Idratarsi correttamente bevendo molto, così da favorire l’elasticità della pelle;

• Ricorrere a oli elasticizzanti, lenitivi e che stimolino la produzione di collagene. Tra questi ci sono olio di mandorle dolci, olio di cocco e olio di semi di lino. In sostituzione andranno bene anche burro di karitè e gel puro d’aloe vera.