Mal di mare: cos’è e come stare meglio

Il mal di mare è un disturbo che affligge gran parte della popolazione mondiale e spesso è motivo di rinunce a viaggi e gite. In particolar modo, il fenomeno è dovuto alla chinetosi o cinetosi, cioè ad una sindrome che colpisce coloro che non tollerano il movimento dovuto a mezzi di trasporto. Non solo mal di mare, quindi, ma anche mal d’auto e tutto ciò che comporta salire su mezzi che si muovono come treni, aerei e persino giostre.

Parliamo di una condizione passeggera che dura fin quando il soggetto non scende dal mezzo di trasporto e tocca la terraferma. Duratura o no, questa patologia può essere curata, vediamo come.

Mal di mare: quali cause all’origine?

La scienza spiega che il mal di mare è causato da segnali contrastanti che il corpo, gli occhi e l’orecchio (dove risiede il senso dell’equilibrio) inviano al cervello durante il movimento del mezzo di trasporto su cui si viaggia.

Ogni elemento citato ha una funzione precisa:

• La vista interpreta l’ambiente circostante;

• l’orecchio è addetto al mantenimento dell’equilibrio;

• i recettori del corpo sono consapevoli di ogni minimo movimento.

Quando le informazioni raccolte da questi tre elementi contrastano e risultano incompatibili, ecco che l’organismo reagisce stando male.

I sintomi della cinetosi sono:

• pallore;

• nausea;

• vertigini;

• sudorazione fredda;

• aumento della salivazione;

• respiro accelerato;

• mal di testa;

• sonnolenza;

• forte stanchezza.

Risolvere il mal di mare e viaggiare sereni

Il mal di mare scompare non appena cessa il movimento del mezzo di trasporto. Se i sintomi persistono, però, bisogna consultare un medico per capire se si tratta di qualcos’altro o meno.

Per rimediare alla chinetosi esistono numerosi stratagemmi come:

• Guardare fisso l’orizzonte;

• distrarsi ascoltando musica;

• respirare aria fresca;

• rilassarsi;

• stare fermi il più possibile.

Esistono, comunque, alcuni farmaci che il medico potrebbe prescrivere per placare i sintomi del fenomeno. La Ioscina, ad esempio, è un medicinale in grado di bloccare alcuni segnali nervosi inviati erroneamente al cervello da parte del sistema vestibolare situato nell’orecchio.