Cefalea a grappolo: cos’è e come si cura

Esistono numerose tipologie di cefalea, ma qui ci concentreremo in particolar modo sulla cefalea a grappolo. Quest’ultima si caratterizza per un intenso dolore presente su un solo lato della testa.

Si tratta di un fenomeno recidivo che si presenta con una certa periodicità e che può durare da settimane a mesi. Le fasi in cui il dolore è presente vengono denominate proprio ‘grappoli’, dato che parliamo di attacchi frequenti e ravvicinati. Un singolo episodio può durare 15 minuti oppure ore intere e può presentarsi ogni 2 giorni circa.

Parliamo di un tipo di cefalea molto diffuso, che viene subito dopo la cefalea di tipo tensivo e l’emicrania. A esserne colpiti maggiormente sono gli uomini, ma la scienza non è ancora in grado di stabilire se la genetica c’entri qualcosa.

Cefalea a grappolo: tipologie, cause e sintomi

Esistono due tipologie di cefalea a grappolo:

• Episodica: dura da una settimana a svariati mesi, con intervalli di circa due settimane tra un fenomeno e l’altro;

• Cronica: si presenta ogni giorno per circa un anno e in maniera consecutiva. Anche gli intervalli non sono privi di dolore.

La cefalea a grappolo si manifesta per una dilatazione dei vasi sanguigni del cranio che esercitano pressione sul nervo trigemino.

I principali fattori scatenanti il fenomeno sono:

• consumo di alcol;

• fumo di sigaretta;

• stress ed emozioni intense;

• alterazione del ritmo sonno-veglia;

• jet lag;

• assunzione di alcuni farmaci come nitroglicerina e antianginosi.

I soggetti maggiormente a rischio sono uomini tra i 20 e i 50 anni, prevalentemente fumatori.

I principali sintomi di questa tipologie di cefalea sono:

• agitazione;

• lacrimazione e congestione congiuntivale;

• blefaroptosi (abbassamento della palpebra superiore);

• miosi (contrazione della pupilla);

• irritazione della congiuntiva;

• iperemia (aumento del flusso sanguigno alla testa);

• edema palpebrale;

• congestione nasale;

• fotofobia (sensibilità alla luce);

• fonofobia (sensibilità ai rumori);

• arrossamento del volto.

Trattamento della cefalea a grappolo

Se pensi di soffrire di cefalea a grappolo, la prima cosa da fare è recarti subito da uno specialista che, attraverso esami specifici, sarà in grado di prescrivere una terapia adeguata al problema.

I classici rimedi al mal di testa come Ibuprofene, Paracetamolo e Acido Acetilsalicilico, possono ben poco contro il dolore causato da questo tipo di cefalea, dato che essa arriva in modo repentino e può scomparire ancor prima che tali medicinali facciano il loro effetto.

Per curare il fenomeno c’è bisogno di una terapia specifica che deve essere stabilita col proprio medico. In particolar modo, parliamo di:

• Terapia d’attacco: agisce sul dolore che arriva senza preavviso e si basa sull’assunzione di sumatriptan (Imigran, ad esempio) e altri triptani che alleviano il dolore in circa 15 minuti;

• Terapia profilattica: serve a prevenire gli attacchi e la loro intensità. Questa terapia a scopo preventivo si basa sull’assunzione continuata di alcuni medicinali per un certo lasso di tempo. In particolar modo, parliamo di verapamil, carbonato di litio, valproato di sodio e prednisone.