Bambini ancora nel lettone, come renderli indipendenti

I nostri consigli

Bambini ancora nel lettone, come renderli indipendenti

3 aprile 2020

Oggi la condivisione con i propri genitori del lettone bello caldo e accogliente viene definita cosleeping.
Secondo i pediatri, dormire nel letto insieme al proprio piccolo ha molti vantaggi per la sua salute e non solo: aumenta, infatti, il suo senso di sicurezza ed evita in più agli adulti di svegliarsi durante la notte. Tutti i neonati hanno bisogno di contatto e di rassicurazione, attenzione però a non dare “vizi” al bambino e non generare dipendenza.

Ad un certo punto anche i bambini che dormivano molte ore consecutivamente, infatti, iniziano a svegliarsi e a richiamare la madre col pianto cercando di ricongiungersi a lei. Quando il bambino si accorge che la madre è assente o distante prova una sensazione di ansia che può farlo piangere.

Fino al compimento dell’anno è auspicabile che il bambino dorma ancora con lei ma ad un certo punto sarà importante per vostro figlio capire quali sono gli spazi a lui dedicati e quali no, in modo sereno e non traumatico. Spesso, sopraffatti dalle paure, sono proprio i genitori ad impedire ai figli di scoprire la loro vera capacità di autonomia tenendoli sempre troppo attaccati a loro. Il fatto di allontanarlo dal lettone in realtà è il più grande gesto d’affetto che possiate fargli. In questo modo gli insegnerete ad essere più consapevole di sé e a non aver paura del mondo che lo circonda.

Non abbiate timore ad introdurre una nuova routine, con calma e pazienza però, senza essere troppo bruschi o diretti, altrimenti il bambino potrebbe risentire un distacco troppo forte a livello emotivo. Nella prima fase di distacco, ad esempio, potete farlo addormentare con voi e poi uno dei genitori lo porterà a dormire nella sua cameretta o nel suo lettino.

Progressivamente, però, questa abitudine andrà abbandonata e, dai tre anni in poi, il vostro bimbo dovrà imparare anche ad addormentarsi da solo.

Commenti

Lascia un commento