Tosse secca: cos’è e come la si cura
La tosse secca, conosciuta anche come tosse non produttiva, è l’esatto opposto di quella grassa, cioè caratterizzata dall’assenza di espettorato.
Essa è tipica delle infiammazioni bronchiali di origine virale e di patologie pleuriche. Questo fenomeno si manifesta con un rumore secco, dovuto ad un dolore o fastidio alla gola. Spesso questa si accompagna ad un forte dolore al petto e il suo ripetersi più e più volte può anche essere stimolo di vomito.
La tosse secca può comparire repentinamente e in modo violento o, semplicemente, può esordire lentamente e persistere per molte settimane.
Sintomi e cause della tosse secca
La tosse secca è sintomo di altre patologie come:
• asma;
• bronchite;
• laringite;
• pertosse;
• pleurite;
• polmonite;
• allergia;
• tumori;
• tubercolosi;
• pneumotorace e versamento pleurico;
• enfisema polmonare;
• insufficienza cardiaca.
In base alla malattia che le dà origine, la tosse secca può essere accompagnata da altri sintomi come:
• febbre;
• mal di gola;
• nausea;
• voce rauca;
• dolori articolari;
• alitosi;
• sanguinamento gengivale;
• diarrea;
• inappetenza;
• eruzioni cutanee.
Rimedi alla tosse secca
Come visto in precedenza, le cause scatenanti la tosse secca sono davvero numerose ed è proprio per questo motivo che bisogna recarsi dal proprio medico curante per cercare di capire da dove prende origine il fenomeno e quale terapia adottare per stare meglio.
Se si tratta di tosse asmatica dovuta ad allergeni, ad esempio, il medico prescriverà farmaci antiasmatici e glucocorticoidi. Parlando di bronchite, invece, gli antibiotici sono perfetti per contrastare i batteri che agiscono indisturbati. Altre volte potrebbero essere necessari broncodilatatori, cortisonici e anticolinergici.
Spesso i sintomi associati a questa tipologia di tosse risultano molto fastidiosi ed è per questo che si può pensare di agire con preparati che donino sollievo. In tal caso parliamo di sussidi terapeutici quali Ibuprofene, Naprossene e Paracetamolo, a patto di seguire le linee guida indicate dal medico curante.