Stitichezza: come combatterla efficacemente

Si fa ancora fatica oggi a parlare di stitichezza, quando in realtà più di 13 milioni di persone al mondo ne sono affette. Parliamo di un disturbo della defecazione che interessa uomini e donne, in particolare queste ultime ed anziani.

Si definisce stitichezza quando per più di 3 mesi si verifica difficoltà di evacuazione con feci dure.

Un transito intestinale alterato può essere scatenato da numerosi fattori, come sedentarietà e cattiva alimentazione, ma non sempre è così. A volte potrebbe essere indice di altre patologie che è meglio scoprire con l’aiuto del medico.

Stitichezza: cause e sintomi

Dietro la stitichezza possono nascondersi altre malattie come:

• disturbi del tratto rettale (come ragadi o emorroidi);

• malattie legate al sistema nervoso;

• fattori psicologici;

• assunzione di alcuni farmaci che irritano l’intestino.

Sovente, il transito intestinale potrebbe essere alterato senza motivi specifici e, in tal caso, parliamo di stitichezza cronica idiopatica che può essere accompagnata da diete particolari, gravidanza o sedentarietà.

I sintomi della stitichezza sono:

• Dolore e gonfiore addominale;

• Gonfiore nella zona anale;

• Evacuazione con feci dure o caprine;

• Bruciore anale;

• Mal di stomaco;

• Ragadi e lacerazioni della mucosa anale;

• Meteorismo e flatulenza;

• Defecazione forzata e/o incompleta.

Acqua e fibre in soccorso alla stitichezza

Se soffri di stitichezza, non sottovalutare il problema ma cerca una soluzione insieme al tuo medico curante.

A meno che non sia collegata a malattie più gravi, il transito irregolare può essere risolto con piccoli accorgimenti, quali:

• bere almeno 2 litri di acqua al giorno, così che le feci si ammorbidiscano e siano espulse con maggiore facilità;

• seguire un’alimentazione sana e ricca di fibre. Queste ultime occupano volume nello stomaco e spingono dolcemente le feci lungo il tratto intestinale;

• fare sport, perché l’attività fisica favorisce la peristalsi;

• impiegare piante dal potere lassativo e stimolante come Senna, Rabarbaro e Frangola.

Se tali rimedi non bastassero, allora in farmacia sono presenti integratori a base di Psillio, una pianta i cui semi aumentano il proprio volume a contatto con l’acqua e producono un gel che agevola la defecazione.

Nel caso raro in cui il problema dovesse persistere, allora è necessario sottoporsi ad esami come decografie e colonscopie per scoprire l’origine del problema insieme all’aiuto di uno specialista.