Sovrappeso: cos’è e quando diventa pericoloso?

Il sovrappeso è un fenomeno che riguarda buona parte della popolazione mondiale. Solo in Italia, si stima che circa il 35% della popolazione è in sovrappeso, mentre quasi il 10% è affetto da obesità.

Prima di procedere oltre, bisogna fare una breve distinzione tra soggetti in sovrappeso e soggetti obesi. I primi sono quelli con un IMC (Indice di Massa Corporea) inferiore a 30 (per le donne 28), mentre i secondi sono coloro che superano tale valore.

Vanno tenuti presenti altri 2 fattori che sono:

• Ereditarietà: non si tratta di una ‘malattia’ appartenente alla genetica familiare, quando più ad una mentalità alimentare che si tramanda di generazione in generazione e porta ad acquisire abitudini del tutto scorrette a scapito della forma e del benessere fisico;

• Costituzione robusta: spesso avere una corporatura robusta non è una scusa contro il sovrappeso. Bisogna ricordare che i valori fondamentali da considerare fanno riferimento alle percentuali di grasso corporeo che è possibile misurare con gli appositi strumenti.

Tipologie di sovrappeso: se lo conosci, lo eviti

Esistono due tipologie principali di sovrappeso che, fortunatamente, possono essere risolte con i giusti accorgimenti. In particolare, parliamo di:

• Sovrappeso da iperalimentazione: qui all’origine del problema c’è una cattiva alimentazione, sia a livello quantitativo che a livello qualitativo. Nel primo caso, il soggetto tende a consumare più calorie del dovuto (vuoi per reale appetito, vuoi per fame nervosa, etc.). Nel secondo caso, invece, ci si alimenta male perché si consumano molti cibi grassi, elaborati, ipercalorici che, anche se mangiati in piccole quantità, forniscono calorie vuote e prive di nutrimento all’organismo, portando a mangiare di più e a ingrassare;

• Sovrappeso da ipoconsumo: riguarda il rallentamento del metabolismo, fenomeno che spesso riguarda coloro che hanno superato i 30 anni d’età. I processi d’invecchiamento portano inevitabilmente a bruciare meno calorie, il fabbisogno giornaliero diminuisce e diventa molto più difficile smaltire i chili di troppo. Inoltre, la vita sedentaria non aiuta affatto e la cosa migliore da fare sarebbe mantenersi in allenamento per dare una spinta al metabolismo.

Come rimediare al sovrappeso?

Il sovrappeso non è una malattia, ma può diventarlo se diventa obesità. Peso corporeo e salute sono legate da un filo indissolubile ed è fondamentale curare le proprie abitudini alimentari per non incappare in malattie cardiovascolari, diabete e simili.

La prima cosa da fare è rivolgersi a un medico specializzato, nutrizionista o dietologo, che sia in grado di prescrivere una terapia alimentare adeguata al soggetto in sovrappeso. La dieta è una cosa seria e non va improvvisata, dato che il fisico ha bisogno di tutti i nutrienti per restare in salute.

Una volta comprese le cause del proprio sovrappeso, è importante adoperarsi con volontà e pazienza per perdere quei chili di troppo che ostacolano il benessere fisico. Grazie all’aiuto di uno specialista, non ci vorrà molto affinché vengano adottate nuove e sane abitudini alimentari.

Nel caso, però, il sovrappeso fosse causato da un rallentamento del metabolismo, cosa è possibile fare, oltre a mangiare correttamente, per dargli uno scossone? Sempre sotto consiglio medico, ecco cosa potrebbe essere utile:

• praticare sport con regolarità;

• non saltare gli spuntini, così da tenere il metabolismo sempre attivo (mangiare poco e spesso);

• assumere sostanze quali caffè o tè verde, che accelerano il metabolismo;

• evitare pisolini pomeridiani e non dormire più del dovuto: 7/8 ore a notte saranno sufficienti per ricaricare le batterie, per il resto è meglio tenersi sempre attivi.