Occhi irritati: i rimedi per alleviare prurito e rossore

Gli occhi irritati derivano dalla dilatazione dei capillari del bulbo oculare. La parte bianca dell’occhio, quindi, appare rossa e stressata. I fattori che scatenano il fenomeno possono essere numerosi, ma non c’è da preoccuparsi, a meno che il problema non si protragga troppo a lungo, in tal caso ci vuole il parere del medico. Ad ogni modo, una prima autovalutazione la si può fare tenendo presente questi 3 elementi:

• quanto è arrossato l’occhio;

• se è presente dolore oculare o visivo;

• se compaiono macchie di sangue nell’occhio.

Quando gli occhi sono irritati, si presenta anche una forte secchezza dovuta a scarsa lacrimazione o, all’opposto, a una eccessiva lacrimazione. In entrambe i casi, ciò che viene intaccato è lo strato acquoso che protegge l’occhio: se questa sostanza viene a mancare, l’occhio diventa arido.

Quali sono i sintomi degli occhi irritati?

Gli occhi si irritano per:

• Esposizione all’aria secca;

• Esposizione eccessiva al sole senza protezione;

• Esposizione ad ambienti polverosi;

• Presenza di corpi estranei nell’occhio che hanno irritato il bulbo oculare;

• Allergie a pollini, pelo di animale o ad altro;

• Influenza.

In questi casi, l’irritazione non è grave e si risolve in tempi brevi, grzie soprattutto a del collirio che lenisca il prurito. In alcuni casi, invece, bisogna chiedere aiuto al medico. Cioè quando si è in presenza di:

• Glaucoma acuto: comporta aumento della pressione oculare e conseguenti danni alla vista;

• Presenza di corpo estraneo nell’occhio di difficile rimozione;

• Consumo di stupefacenti: provocano sanguinamento oculare;

• Ulcera corneale: infiammazione della cornea dovuta a virus o batteri;

• Congiuntivite: infiammazione di membrana, palpebre e superficie oculare. Un altro sintomo associato è la lacrimazione;

• Blefarite: irritazione dei follicoli cigliari e palpebrali.

Se il disturbo persiste oltre 1 o 2 giorni insieme a dolore, prurito e problemi alla vista, allora bisogna rivolgersi all’oculista.

Dal canto suo, la secchezza dell’occhio si può verificare per:

• Deficit lacrimale: le ghiandole non riescono a produrre abbastanza strato acquoso da mantenere l’occhio idratato;

• Evaporazione per stati infiammatori: la componente acquosa evapora velocemente perché le ghiandole presenti nelle palpebre, atte alla secrezione lipidica, sono danneggiate.

Contribuiscono alla secchezza oculare l’assunzione di farmaci (antistaminici, antidepressivi e tranquillanti), malattie sistemiche e disfunzioni palpebrali.

I sintomi associati al fenomeno sono:

• Prurito;

• Intolleranza alle lenti a contatto;

• Palpebre pesanti;

• Stanchezza oculare;

• Bruciore;

• Visione confusa;

• Eccessiva lacrimazione seguita da secchezza estrema;

• Arrossamento del bulbo oculare;

• Difficoltà nel piangere anche in situazioni emotivamente forti.

Come guarire dall’irritazione oculare

Solo dopo aver visitato con cura il paziente, l’oculista sarà capace di prescrivere una cura adeguata al problema. In particolar modo, l’arrossamento può essere debellato con colliri lenitivi e riposo dell’occhio. Divieto assoluto di toccare la parte lesa, specie se per grattarsi, dato il prurito che ne deriva. Se alla base c’è un’allergia, allora saranno utili dei farmaci antistaminici.

Per quanto riguarda il sintomo della secchezza oculare, invece, la si può prevenire seguendo queste semplici regole come:

• Evitare ambienti eccessivamente secchi e umettare con regolarità gli occhi con gli appositi colliri;

• Non trascorrere troppo tempo in ambienti umidi, ricchi di polvere o dove si fuma;

• Evitare colliri artificiali ricchi di conservanti;

• Idratarsi correttamente bevendo molta acqua; • Indossare occhiali da vista o da sole per proteggere gli occhi.